Villa MM

Anno: 2019

Luogo: Pianoro (BO)

Committente: Privato

Superficie: 125 mq

Progetto: Prevede il restyling della zona giorno di una villa situata sulle colline di Pianoro. Con il cliente si è scelto di realizzare uno spazioso open space con un quinta centrale rivestita in resina con l’alloggiamento di un camino a bioetanolo bifacciale e la televisione. Sono stati scelti tutti materiali caldi in particolare legno e mattoni.

Appartamento MB

Anno: 2018

Luogo: Bologna

Committente: Privato

Superficie: 125 mq

Progetto: Prevede la ristrutturazione di una appartamento con la realizzazione di una zona giorno composta da un unico open space caratterizzato dalla presenza di una quinta muraria che distingue la zona cucina da quella pranzo/soggiorno. Le linee semplici e pulite caratterizzano tutto l’intervento.

L’importanza della luce

Negli ultimi anni l’illuminazione ha acquistato sempre maggiore importanza, infatti, fino a pochi anni fa l’illuminazione era limitata ad un lampadario centrale e qualche lampada in ogni stanza, oggi anche grazie alla tecnologia LED sono disponibili una serie illimitata di soluzioni (strip led, faretti, cascate di luce ecc.).

Sapere come illuminare e come posizionare correttamente i punti luce è indispensabile per valorizzare uno spazio e creare una particolare atmosfera.

 

Nella scelta delle fonti luminose occorre tenere in considerazione alcuni fattori: dimensioni, forma e destinazione dei locali da illuminare; disposizione dell’arredamento e finiture delle superfici (pavimento e muri).

 

Ogni ambiente ha le proprie specificità e necessità, per esempio:

– in soggiorno, è l’ambiente in cui si trascorre più tempo e si svolgono molteplici attività, è indispensabile moltiplicare i centri luminosi.

– in cucina si deve garantire un illuminazione di base e un illuminazione localizzata sui piani di lavoro, piano cottura e lavello.

– in camera da letto oltre a un’illuminazione di base sarà necessario garantire un illuminazione orientabile per per chi vuole leggere o una luce di atmosfera.

– nei locali commerciali si avrà un illuminazione di base e un illuminazione d’accento per rendere attraenti le merci esposte. Si devono creare zone di alta luminosità.

Oltre a queste direttive generali è fondamentale saper dimensionare correttamente un impianto e selezionare i prodotti più adatti alle proprie esigenze (potenza, temperatura colore e fotometrie), per questo motivo ai miei clienti propongo una progettazione illuminotecnica integrata a quella architettonica.

Il progetto oltre alla verifica dell’illuminamento è compreso di rendering fotometrici per avere la certezza che il risultato sia esattamente come pensato insieme a voi, prima dell’effettiva posa in opera dei sistemi illuminanti.

Le varie fasi del progetto

Molto spesso mi viene chiesto… E adesso come si procedere? Qual’è il processo, l’inter per portare a termine una ristrutturazione? Quali solo le varie fasi di progettazione? Cosa si deve fare prima di iniziare i lavori? Quando devo coinvolgere l’impresa?

La realizzazione di un progetto di qualsiasi natura, dalla ristrutturazione alla nuova costruzione è un processo complesso.
Per questo motivo ho sintetizzato e realizzato un diagramma che illustra le varie fasi  di lavoro.

 

 

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Cos’è la CILA?

La Comunicazione di Inizio Lavori (C.I.L.) è una pratica amministrativa che bisogna redigere prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione del proprio appartamento, ufficio, negozio, ecc. e rappresenta uno degli strumenti urbanistici più rilevanti.

Con la legge per la semplificazione edilizia introdotta dalla L.R. n° 12 del 2017 la  CIL è diventata CILA, Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, ed è diventa indispensabile l’asseverazione di un tecnico abilitato (Architetto, Geometra, Ingegnere) che certifica che la corrispondenza del progetto alle norme  urbanistico-edilizie ed igienico-sanitarie.


Per quali interventi va presentata?

La CILA va presentata quando vuoi eseguire lavori di manutenzione straordinaria che prevedono modifiche interne all’unità immobiliare.
Sono esclusi gli interventi che modificano elementi strutturali, aumento di superficie  o modifica dei prospetti (soggette a SCIA).

Ecco alcuni esempi di lavori di manutenzione straordinaria:

  • la realizzazione di nuove pareti interne;
  • le aperture e chiusure di porte posizionate su muri non portanti;
  • la realizzazione di pergolati e gazebi;
  • il rifacimento del manto di copertura.

Documenti da presente?

Insieme al modulo della CILA si devono allegare anche i seguenti documenti:

  • relazione tecnica firmata del tecnico responsabile
  • disegni tecnici comparativi dello stato di fatto o di progetto
  • DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva)- in regola – dell’impresa edile che esegue i lavori
  •  CI soggetti coinvolti
  • Relazione fotografica dello stato di fatto

Quando va presentata?

La CILA deve essere protocollata prima dell’inizio dei lavori. I lavori potranno iniziare subito dopo che la CILA viene consegnata e protocollata dall’Ufficio Tecnico.

E finiti i lavori?

L’esecuzione delle opere comporta l’obbligo della nomina del direttore dei lavori che conclusi i lavori si occuperà della comunicazione della fine dei lavori e della trasmissione degli atti di aggiornamento catastale e delle certificazioni degli impianti tecnologici, qualora l’intervento abbia interessato gli stessi.

Faccio anche presente che i lavori previsti nella comunicazione devono concludersi entro 3 anni dalla data della presentazione della CILA.


Io mi occupo di pratiche edilizie (SCIA, CILA, SCCEA) quindi se hai bisogno di un tecnico, CONTATTAMI!

Mandami una mail a dariofabrisarchitetto@gmail.com

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FRAZIONAMENTO… COS’È E PERCHÉ CONVIENE

ll frazionamento è uno strumento urbanistico in grado di modificare l’aspetto originario di un immobile dividendolo in due o più unità distinte (l’accorpamento per unirle).

Per procedere al frazionamento di un immobile è necessario:

  • presentare la richiesta di un’autorizzazione al Comune
  • presentare la variazione al Catasto
  • registrare le nuove proprietà con atto notarile

PRIMA

La procedura dipendeva dalle normative locali, a Bologna fino a poco tempo fa frazionare era una “ristrutturazione edilizia” e quindi era necessario versare gli oneri di concessione. Per esempio per frazionare un appartamento di 100 m² era necessario versare al Comune circa 3.000 €.

OGGI

Oggi, con lo ”Sblocca Italia”, il dl n. 133 del 12 settembre 2014, il frazionamento ricade negli interventi di Manutenzione Straordinaria e quindi basta presentare una Comunicazione di Inizio Lavori senza il versamento degli oneri.

VANTAGGI

  • due appartamenti più piccoli possono essere affittati/venduti ad un prezzo che risulterà superiore a quello che si può ottenere da un unico grande appartamento;
  • si può decidere di abitare in uno dei due appartamenti e mettere a reddito l’altro, rientrando, così,  delle spese di ristrutturazione.
  • Con la nuova normativa si ha grande vantaggio economico a fare questo tipo di operazione.

Sembra proprio un bel momento per fare questo tipo di operazione.

 

 

Appartamento ES

Anno: 2018

Luogo: Bologna

Committente: Privato

Superficie: 75 mq

Progetto: Restyling non invasivo ma sostanziale, cambiato completamente l’aspetto di un appartamento con pochi interventi mirati.

 

Reception WF

Anno: 2018

Luogo: Bologna

Committente: Privato

Superficie: 60 mq

Progetto: Restyling dell’area accettazione fitness all’interno di una struttura ricettiva a Ravenna

 

Appartamento GP

Anno: 2018

Luogo: Bologna

Committente: Privato

Superficie: 60 mq

Progetto: Completa ristrutturazione di un appartamento di soli 60 mq con ottimizzazione degli spazi e realizzazione di open space.

Casa MG

Anno: 2018

Luogo: Finale Emilia (MO)

Committente: Privato

Superficie: 250 mq

Progetto:  Il progetto prevede il restyling di una casa indipendente su due piani. La presenza di muri portanti non ha permesso completa libertà compositiva ma il solo restyling dei singoli locali mantenendo la distribuzione esistente.